domenica 27 maggio 2018

Caro signor Fleischauer,


lei è un maledetto cretino. E’ la terza volta che glielo scrivo. La prima fu per quei suoi apprezzamenti sul nostro carattere nazionale dopo l’affondamento della Concordia. Poi glielo scrissi quando fu scoperto il mondo truffaldino con cui il gruppo Wolkswagen aggirava le leggi sul controllo delle emissioni. Allora cercai di strusciarle il muso sulla cacca, se mi permette una metafora all’altezza delle sue. Le scrissi che se fossi stato un cretino come lei avrei accusato “i tedeschi” di essere dei truffatori. Invece, continuavo, per me i tedeschi restavano ottanta milioni di cittadini dell’UE, alcuni ottimi e alcuni pessimi, ognuno con le sue responsabilità. A essere truffatori, eventualmente, se riconosciuti per tali dai tribunali, erano solo i dirigenti WV. E lei, comunque, rimaneva un cretino. Un cretino che però, ora, sta diventando pericoloso. Per l’Italia, la Germania e l’Europa. Cretino pericoloso lei e una pericolosa cretinata il suo articolo per lo Spiegel. Lei è un razzista, parliamoci chiaro. Libero di esserlo in privato; non ci sono leggi contro i razzisti come non ce ne sono contro i cretini. Quando riversa la sua bile sulla tastiera, però, fa danni enormi. In questo momento il mio paese sta per essere governato dal proprio peggio. Capita. In America sta capitando; a voi è successo l’altro ieri. Articoli come il suo fanno solo il gioco di questo peggio. Fanno passare l’idea di una Germania e di un’Europa prevenute contro l’Italia. Addirittura responsabili del nostro disastro. Un’idiozia, considerato che l’Europa ci ha offerto un quarto di secolo d’interessi bassissimi che avrebbero dovuto permetterci di risanare i nostri conti? Vero. E un’idiozia doppia considerato che arriva dal capo di un partito che, con il suo federalismo alla padana, è stato il principale responsabile dell’esplosione della nostra spesa pubblica tra il 1997 e il 2011 (più sessanta per cento; altro che tagli ...). Purtroppo, però, anche noi abbiamo i nostri idioti e ne abbiamo tanti. Tra loro anche i commentatori che rispondono alle sua accuse contro “gli italiani” con altre contro “i tedeschi”. Tedeschi cui, invece, non credo vada ricordata la storia. Che penso sappiano benissimo quanto sia ingiusto incriminare tutto un popolo per le colpe di pochi (anche se quei pochi erano qualche milione, neh ...). Piuttosto darei a lei, ai miei connazionali che ragionano come lei, e a tutti i vari nazional-razzisti dei bei fucili con delle lunghe baionette. Poi vi porterei su un’isola deserte e vi lascerei lì, a sbudellarvi a vicenda, mentre noi, con tutti i nostri limiti, cerchiamo di continuare a costruire l’Europa. I vecchietti come me e la ragazza spagnola e il ragazzo danese che fregandosene di lei, di Salvini e di qualunque pregiudizio, magari proprio in questo momento stanno facendo l’amore. Ragazzi che i confini li stanno abbattendo a letto e che della vita hanno capito tutto quello che lei non capirà mai. 
Non perché lei sia tedesco, ci mancherebbe. 
Solo perché è un cretino. 
Sempre il solito cretino.

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