mercoledì 14 febbraio 2018

Le teste da razzista vanno anche in treno.

Sul Frecciarossa 9608 Termini – Centrale, in particolare, ce n’è una. C’è anche un nero. Il controllore arriva. Sembra che il nero non abbia il biglietto. Il controllore lo scorta fuori dal vagone. In due in qualche modo si parlano; si spiegano. Il controllore riaccompagna il nero nel vagone e lo invita ad accomodarsi, solo in un posto diverso da quello che occupava in precedenza. La testa di razzista vede tutto. Capisce a modo suo e s’indigna come riesce solo a quelli come lui. Il nero viaggia a sbafo protetto dall’ignavia del controllore: uno scandalo! La testa di razzista filma tutto e diffonde quelle immagini. Niente di male nel denunciare uno scroccone, intendiamoci. Certo, non si è seri se si dà del ladro a un onesto. In questo caso e andata proprio così: il nero aveva un regolare biglietto, solo si era seduto nel posto sbagliato. Non importa più di tanto, però. Quello che rende questo episodio meritevole di attenzione sono i commenti con cui la testa di razzista ha accompagnato il suo filmato. Testa da razzista che ha fatto di quel presunto scroccone il paradigma di tutti i “rifugiati”. Che ha esteso l’eventuale colpa di un singolo a un intero gruppo umano. Testa da razzista, insomma, che si è comportata come da manuale del perfetto razzista. Con conseguenze meno drammatiche, ma in modo simile allo sparatore di Macerata. Con lui hanno quanto meno mostrato tendenze razziste i 75 mila che si sono precipitati a condividere il suo filmato. Razzisti o quasi anche se lo negheranno. Anche se, non capendo neppure quale è il punto debole dei loro pseudo ragionamenti, elencheranno uno per uno tutti i crimini commessi dagli stranieri in Italia. Stranieri che sono l’otto per cento della popolazione e tra cui, inevitabilmente ci saranno anche dei criminali. Esattamente come tra loro ci sono delle vittime di criminali italiani. Un dato statistico, però, dovrebbe chiudere la bocca dei "difensori della razza". Trent’anni fa in Italia accadevano circa duemila omicidi ogni dodici mesi. L’anno scorso ci sono stati solo 343 delitti, per la maggior parte opera di parenti, amici e amanti. Insomma, se proprio si vuole tracciare una correlazione tra immigrazione e criminalità, piu immigrati ci sono e meno si ammazza. La mia è una provocazione? Sarà, ma se non altro ha qualche base. La spazzatura, che i sostenitori della politica della paura lasciano in ogni angolo della rete, di solito non ne ha nessuna.

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