giovedì 22 febbraio 2018

Sono cresciuto nel paese delle stragi,

delle stragi pre-elettorali. Non posso farci niente. E’ una questione di sangue. Di troppo sangue versato. Non posso assistere al ritorno della violenza politica senza chiedermi cosa ci sia dietro. La mano lunghissima del nuovo zar? Il capitalismo amorale delle multinazionali che non tollera limitazioni al suo strapotere? Io so che un’Italia nel caos e un’Unione Europea indebolita fanno comodo a tanti. So questo e ho visto in azione, per almeno un decennio, tutte le tecniche della disinformazione. Ho visto l’Europa trasformata in un mostro, nella colpevole di tutti i mali, da giornali di destra e sinistra. Ho visto creare l’emergenza sicurezza. Sì, creare a tavolino. Come seguendo un copione. Un titolo e un mortammazzato al giorno per convincere gli italiani, gli abitanti di quello che fino a oggi è uno dei paesi più sicuri al mondo, di essere in pericolo. Per indurli a restarsene in casa. Magari davanti agli schermi. A nutrirsi di altre paure. Ho visto l’arrivo dei soliti centomila rifugiati raccontato come un’invasione. Come se ci fossero decine di milioni di africani pronti ad attraversare il mare. Ho visto seminare la paura. Il sospetto. Il pregiudizio. Da notizie false fatte girare in rete. Da demenziali servizi dei tiggì. Da telerisse e tuttologi un tanto il chilo. Tutti a diffondere sfiducia. Nello Stato. Nei politici che sono tutti uguali. In chiunque abbia qualcosa perché di sicuro l’ha rubata. In chi non ha nulla perché di certo non ha voglia di far niente. Abbiamo assistito alla sistematica demolizione del nostro edificio sociale. Visto sgretolare il cemento che lo teneva insieme. E, in tutto questo, il riemergere del fascismo. La sua ricomparsa come forza politica. Tra strusciatine e ammiccamenti. Con l’aiuto dei revisionisti e dei relativisti. Di quelli che “i treni arrivavano in orario” e di quelli per cui Hitler e Romano Prodi erano la stessa cosa. Perché sinistra uguale Pol-Pot uguale genocidio "e allora di cosa parliamo?" Con la complicità di tanti e nel silenzio di quasi tutti. Magistratura assolutamente compresa. Abbiamo visto il nostro paese trasformato in una bomba. Senza che ce ne accorgessimo. Distratti da chi ci sa distrarre. Intrattenuti da chi sa intrattenere. Ora, con un groppo in gola, possiamo solo sperare che nessuno sia così stupido da voler fare la miccia.

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