lunedì 18 dicembre 2017

Non possiamo più permettercelo.


Ogni volta che si parla d’immigrati, qualcuno finisce per dirlo. Si cerca di spiegare. Di usare le cifre e fare appello alla ragione. Nel 2016, l’accoglienza ai rifugiati c’è costata 3,3 miliardi di Euro. Una “tassa” in buona misura volontaria, perché la maggior parte di quei soldi finisce nei centri in cui siamo noi ad aver deciso di confinare i richiedenti asilo. Non solo. Una cifra ampiamente compensata dagli altri immigrati; da quelli cui abbiamo permesso di vivere in Italia. Pagano le tasse come noi, ma sono giovani, costano poco quanto a cure mediche e sono lontani dalla pensione (che nella maggior parte dei casi, tornando al proprio paese, non prenderanno). Risultato? Producono almeno quattro miliardi di avanzo l’anno. Un dato che però, inevitabilmente, è accolto con incredulità. Perché chissà se sarà vero. Perché vatti a fidare del governo e dell’INPS. E comunque, intanto, quei 3,3 miliardi, a conti fatti cinquantacinque Euro a testa l’anno, dobbiamo tirarli fuori. No, no! Troppi! In tempo di crisi, poi .... Meglio aiutarli a casa loro, se si può. O lasciarli schiattare in Libia, fingendo di non sapere cosa accade in quei lager. O lasciarli affogare nel Mediterraneo, perché in fondo sono loro ad aver scelto di rischiare.
Sabato sono stati pubblicati i dati sugli incassi delle slot machine. Dati completi: è facilissimo verificare quanto si gioca in ogni comune. Anche in quelli dove dominano i nazional-populisti e l’arrivo di una mezza dozzina di profughi fa scattare le proteste. Basta un clic del mouse per scoprire che ognuno di quei poveri cittadini lombardi o veneti, così sfruttati dagli immigrati, ridotti alla fame o quasi dai rifugiati, getta da cinquecento a mille e più Euro l’anno in videopoker e quant’altro. Un vizio, compulsione o mania, sul cui altare in tutta Italia si sacrificano quarantanove miliardi l’anno. Sì: ottocento Euro a testa; tremiladuecento l’anno per ogni famiglia di quattro persone.
No, non possiamo più permettercelo. 
Di essere così ipocriti.

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