lunedì 29 gennaio 2018

Ragazzi, tornate a fare politica.

Siete il futuro. Per definizione. La vostra opinione, a riguardo, dovrebbe pesare più di qualunque altra. Mettetela sul piatto della bilancia; spostate gli equilibri dalla vostra parte. Soprattutto, sbrigatevi a produrre dei politici. Non ne abbiamo più. A destra? Ci sono solo ducetti con i loro bravi soldatini. A sinistra? Vedo tante menti brillanti. Brillantissime. Capi e capetti dalla battuta sempre pronta. Personalità forti; intransigenti (oddio ...). Gente disposta tutto per difendere i più alti valori e per due minuti sotto i riflettori. Non ce l’ho con loro. Se proprio, mi somigliano. Ancora di più se davvero credono in quello che fanno; se sono certi di seguire la strada giusta. Capita anche a me, quando scrivo o dipingo. Serve una combinazione di narcisismo, esibizionismo e presunzione per essere artisti. E loro potrebbero esserlo. Poeti, cantanti o attori. In politica, invece, combinano solo disastri. Dividono. Spaccano. Disintegrano. Avete presente Prodi? I veri politici sono come lui. Meglio ancora, come Merkel. Non importa cosa pensate del modo in cui ha governato. Avete visto come ha accolto chi l’ha chiamata “culona inchiavabile”? Dimostrando la calma della maestra d’asilo. Facendo finta di nulla. Anche quel decrepito guitto poteva essere utile alla causa europea e lei ha messo in secondo piano i propri sentimenti. Disgusto, pietà o quel che fossero. Be’, ragazze (sì, soprattutto le ragazze, con i cervelli non offuscati dal testosterone), sono sicuro che tra voi ci sarà qualcuna così. Equilibrata, seria senza essere pallosa, capace sempre di mediare; di unire. Non la più simpatica. Non necessariamente. Neppure la più intelligente. Quella capace di tirare fuori il meglio da tutti gli altri; quella che non comincia i litigi, ma li fa finire. Sbrigatevi a entrare in politica, vi dico, e fatela emergere. Ne abbiamo bisogno. Subito. Per ricostruire.
P.S. Se qualcuno legge in queste righe una critica a questo o quello si controlli la coda di paglia. Il panorama che offre la sinistra (tutta) è li da vedere. La slavina che sta scendendo da destra, pure.

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