mercoledì 21 marzo 2018

Capisco il voto del Meridione.

Lo capisco. La voglia di tentare vie nuove. La speranza. Forse il sogno. Anche confuso. Tra mille dubbi. Meglio della certezza del niente. Dell’immobilità. Non capisco il voto dei miei conterranei, invece. Non me lo spiego con la ragione. C’è un partito che governa lì da vent’anni. Tanto da poter essere considerato l’unico responsabile dei problemi locali. A Milano è stato deludente. Altrove è valso le vecchie giunte democristiane. Non di più. Un partito tutt’altro che onesto. Che ha fatto sparire quaranta milioni di Euro di contributi elettorali. Un partito che ha governato anche l’Italia. Male. Malissimo. Portandola sull’orlo del fallimento. Sette anni fa, non ai tempi delle guerre puniche. C’è un altro partito che, invece, si è ritrovato a governare poi. Tra le rovine. Con le casse vuote. Senza margini di manovra. Un partito che ha fatto un mezzo miracolo. Commettendo errori, certo. Con un segretario che non è simpatico a molti, pure certo. Che, però, è riuscito a continuare a pagare stipendi e pensioni (e non era detto). Che ha fatto tornare a crescere il paese. Soprattutto lì, dalle mie parti. Dove l’occupazione è tornata ai livelli di prima della crisi. Dove le aziende esportatrici macinano record. Un partito che certo si è dimostrato meglio, infinitamente meglio, di quell’altro. E che invece ha perso consensi. E proprio a favore dell’altro. Degli incapaci che ci avevano portato a un passo dal default. Tutto questo per i “negher”? Anche. Per i “negher” che non ci sono, però. Per i cinque milioni d’islamici di un’Italia abitata per il venti o 30% da stranieri che esiste solo in una narrazione demenziale. Dove i rifugiati vivono in alberghi quattro stelle, ricevono trentacinque euro il giorno (e non tre) e hanno tutti l’i-phone ultimo modello. Un’Italia dove diminuiscono tutti i reati, dicono le statistiche, ma che sarebbe in preda alla delinquenza. Dove gli immigrati lavorano un anno e poi vanno in pensione. Per colpa del PD. Che ha creato il debito pubblico. Che è colpevole di tutti i mali. Che ha governato ininterrottamente dal 1945. Perché prima si stava bene. Quando c’era lui. In una riscrittura della storia che è diventata la Storia. Vangelo, per tanti. Come sono Vangelo i disastri dell’Europa (Quali? Non importa: ci sono.) Il tutto avvenuto in rete. Sulle colonne di fb prima che altrove. Lo hai visto in diretta. Lo hai visto e adesso senti i manager di Cambridge Analytica intervistati da MSNBC. Hanno aiutato Trump. Hanno favorito la Brexit. Lavorando su fb. Spingendo verso certe pagine e non verso certe altre. Fino a convincere la gente di “fatti che potrebbero non essere veri”. Fino a convincere gli americani che Obama aveva condotto il paese alla catastrofe. E che Hilary era il demonio. Fino a far credere agli inglesi (già fuori dall’Euro) di mantenere mezza Europa. Senti quei manager raccontare come manipolano la percezione della realtà e ti chiedi. Li senti dire che hanno lavorato anche in altri paesi e ti chiedi ancora. Senti che tra i loro padroni c’è il neo-nazionalsocialista Bannon, che hanno ricevuto soldi dai petrolieri russi, e continui a chiederti. Anzi, inizi a capire qualcosa.

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